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La Consultazione delle Rune

  • Immagine del redattore: Marco Corrieri
    Marco Corrieri
  • 3 mag 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 6 mag 2021

Lo scopo di questo articolo non è quello di insegnare l’uso delle Rune, ma piuttosto quello di introdurre a dei concetti di base sull’argomento, a coloro che ne sono completamente a digiuno.

Vorrei vivamente sconsigliare l’uso e la consultazione approssimativa delle Rune, poichè il rischio di ottenere dei risultati fuorvianti sarebbe molto alto.

Lo scoraggio anche per una questione di rispetto nei confronti delle stesse Rune: queste non sono un giocattolo! La loro funzione non è quella di soddisfare le nostre curiosità, i bisogni più superficiali, ma quella di farci da specchio. Quello specchio che ci consente di guardarci dentro, di capire meglio le energie che muovono i nostri desideri, di scandagliare gli archetipi che ci collegano al Tutto e quindi di evolverci.


Yggdrasil e la ruota runica
Yggdrasil e la ruota runica

Ci sono molti modi di consultare le Rune. Quando queste sono incise o disegnate su piccole pietre o pezzi di legno possono essere estratte casualmente da un sacco e successivamente lanciate su un telo, da cui si potrà osservare con attenzione la loro disposizione al momento della caduta.

Le Rune potranno anche essere estratte e disposte in particolari modi, specialmente se, invece di essere su pietra o legno, sono invece disegnate su delle carte.





Le fasi necessarie ad una consultazione runica sono sostanzialmente 3:

Preparazione, Estrazione ed Interpretazione.


Futhark antico

Preparazione:

Consiste nel capire bene cosa si vuole veramente sapere dalle Rune al fine di saper formulare al meglio la domanda.

Più si conoscono le Rune, più si comprende la loro lingua ed il loro modo di esprimersi e più si riesce a preparare bene questa fase.

Mentre le rune si muovono in uno spazio archetipico, la domanda del consultante è spesso circostanziale e quindi l’abilità dell’operatore è anche quella di saper estrapolare i fili che tessono il wyrd ed essere capace di seguirli.

La centratura dell’operatore quindi è fondamentale; occorre che si prepari intimamente a disidentificarsi dalle proprie sensazioni, pensieri, emozioni. I sensi si dissolvono per andare Oltre e ‘toccare’ quella dimensione che Jung definiva “inconscio collettivo”, la cosiddetta Anima Mundi che tutti ci accomuna

E’ in quel momento di ‘Vuoto’ e sacro distacco da sé, che occorre porre la domanda ed estrarre le rune, variandone il numero e cambiando la modalità di estrazione decisa, se cambia il percepito.


Estrazione: La tradizione vuole che un certo numero di Rune vengano estratte dal sacco che le contiene e gettate in maniera casuale per terra (o su un tavolo) in modo da leggere non solo il loro verso (dritte/invertite, coperte/scoperte) ma anche la forma che ci rievoca la loro disposizione.

Altro modo di estrarle è come se fossero un mazzo di carte (si trovano in commercio Rune stampate in questa maniera), un po’ come nel caso dei tarocchi. La disposizione successiva all’estrazione può quindi essere casuale oppure ben ordinata, dando ad ogni Runa una posizione specifica secondo uno schema preordinato oppure “sentito”.

In questo caso ogni Runa ricopre un ruolo e rivela una parte di risposta.

Se per esempio decidiamo di estrarre 3 Rune riguardo ad una specifica situazione, la prima Runa può rappresentare il passato (le cause, quali energie hanno portato alla situazione presente), la seconda Runa può parlare della situazione attuale mentre la terza potrebbe rappresentare il futuro e le energie


Interpretazione: In questa fase è di grande importanza la Conoscenza delle Rune, del loro contesto storico-geografico, degli Archetipi a cui fanno capo e di come si collegano ad altre filosofie olistiche e scoperte (Chakra, Sincronicità, campi morfologici etc). Ogni runa fa parte di un percorso di vita e la profonda comprensione di ognuna di loro è legata alla comprensione della vita stessa.


"Yggdrasil assagioliano"
"Yggdrasil assagioliano"

Le 24 Rune rappresentano l’interezza della coscienza, nei suoi aspetti di luce ed ombra. Quando si estrae una Runa il Sé superiore (Vecchio Saggio) ci guida verso la scelta della Runa giusta, ci indica in quale direzione guardare ed in quale settore della Vita intervenire.

E’ un esempio lampante di sincronicità, ovvero di quella connessione a-causale fra stati psichici ed eventi oggettivi (Jung, la sincronicità, 1930), in cui l'inconscio ci guida a scegliere l’esatta Runa che esprimerà la qualità dello spazio-tempo che stiamo attraversando.



Semplificando il discorso potremmo dire che ogni Runa rimanda ad un archetipo, ma se cominciamo a figurarci il Wyrd tessuto dalle Norne come una trama i cui fili sono gli stessi archetipi, allora è facile capire che le Rune sono tutte connesse tra loro ed ognuna di loro rimanda quindi a più archetipi. Quindi è miope vedere ogni Runa come un pacchetto chiuso e finito ed è impossibile capirne profondamente una senza aver capito le altre.


Le Rune sono un metodo che può essere usato per richiamare alla coscienza dei concetti che altrimenti potrebbero rimanere nascosti. Il compito dell’operatore è quello di interpretarne il significato, attingendo alla qualità dell’archetipo in questione.


Il counselor, che subentra immediatamente dopo, ha il compito di adattare le spiegazioni della Runa al caso personale, operando gli opportuni adeguamenti.


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